- Da più di 40 anni la guardo (cliccando su tutte le parole azzurre, si apre un link di approfondimento)
la percorro, la gusto, la osservo, ne leggo cultura, storia e tradizione, valli, trekking, musei, fiume.
Ma è la gente, gente di montagna, scarponi e alpini, attaccatissimi alla loro terra, che mi ha ispirata, così unica questa valle è favolosamente ruvida!
Nasce come mulattiera, già nel XIV secolo, per lo scambio dell’olio, del sale, l’attraversamento degli “acciugai”, con la vicina Francia. Diventa una valle importante lunga circa 60 km, circondata da montagne incredibilmente affascinanti. Siamo ai piedi del Parco Naturale delle Alpi Marittime che supera la superficie di 28.000 ettari
e grazie al binomio Alpi e Mare si creano commistioni di ambienti glaciali severi e atmosfere mediterranee.
- E’ la valle più sportiva, la valle dei campioni … o meglio di molte campionesse!
Abetaie, pinete, boschi, la più ricca di laghi alpini d’Italia, valloni percorribili con oltre 1000 km di trekking, per tutte le gambe, allenate o meno.
Preparatevi al risveglio di tutti i sensi, perché la flora e la fauna qui sono impareggiabili.
In questo paradiso naturale, la Mtb Valle Stura, 31 percorsi bike, curati e dettagliati, sono per il più allenato, per l’amante delle e-bike e per la famiglia. - Qui i campioni Fausto Coppi, Marco Pantani erano di casa! Il Santuario di Sant’Anna di Vinadio, il Colle della Lombarda, il Colle della Maddalena o ancora il Vallone dell’Arma che porta al Colle di Fauniera, dove una statua celebra l’impresa che nel 1999 vide Marco Pantani conquistare la maglia rosa al Giro d’Italia. La Valle è il posto ideale per praticare questo sport, dove le famose manifestazioni con le numerose Tappe del Giro d’Italia, la Gran Fondo Fausto Coppi, aumentano il fascino delle strade che portano la fatica su due ruote oltre la soglia dei 2000 metri di altitudine.
- E’ campione anche il fiume. Nel 1992 è stato incluso dalla CIPRA tra i soli cinque corsi d’acqua dell’intero arco alpino con caratteristiche di integrità dal punto di vista naturalistico.
La sorgente nasce a 2000 mt e sono tre i centri che ci invitano a scoprire il fiume, rafting, kayak, river trekking. Sempre l’occasione di essere seguiti da maestri, accompagnatori naturalistici o guide alpine. Inoltre potrete cimentarvi nell’arrampicata, sull’ottimo calcare dell’ “Altare delle Vergini” a Demonte o a Andonno nella limitrofa Val Gesso, per poi concludere la giornata con un bagno alle terme di Vinadio.
- La neve è la vera maestra!
Più di 80 km di piste di sci nordico, di cui 50 continuativi. Qui si sono allenate la pluri medagliata olimpica sci di fondo Stefania Belmondo, Katia Tomatis leader Nazionale Italiana Sci alpinismo, si è allenata qui tra i parchi più belli d’Europa, ora è Lorenzo Romano il giovane campione nazionale.
Il simpatico Sebastiano Audisio, famoso per un’avventura insolita, l’attraversamento “ciclo-alpinistico” di quattro stati dell’Asia: Pakistan, Tajikistan, Cina e Afghanistan, a cavallo di una bicicletta, sci e pelli di foca per l’ascesa a una vetta di settemila metri. “La bici è uno spostarsi in modo lento per poter vivere da nomadi un percorso di 1.500 km”.
- Storie e fortificazioni
E’ campione anche “Sant’Anna di Vinadio”, il Santuario più alto d’Europa, che vede molti pellegrini a piedi o in bici, affidargli preghiere e voti che hanno creato una vera opera d’arte, soffermatevi a leggerne alcuni..
Una storia antichissima, un insieme di costruzioni che hanno inglobato anche le caserme degli Alpini, che qui sono stati di casa dal 1872, l’ anno della fondazione del Corpo, fino agli anni quaranta del secolo scorso.
La vallata racconta delle fortificazioni di guerra, la cittadina di Vinadio, famosa per le terme e per l’imponente forte albertino ottocentesco che oggi ospita anche il Museo Montagna in Movimento.
Guardandoci intorno con occhio attento, in quasi tutta la valle si è circondati da opere di difesa, cupole di cemento, testimoni silenziosi e ormai inglobati nel paesaggio, di un passato cruento, fanno parte del famoso Vallo Alpino del Littorio. I ruderi del Forte della Consolata, costruito a controllo del confine francese e distrutto poi da Napoleone. - Sono campioni i ritrovamenti del periodo Neolitico. Utensili, datati tra il 4800 e 3500 a.C., realizzati da gli abitanti dell’epoca, con vocazione pastorale. Le Grotte di Aisone, cavità con buona esposizione al sole, hanno agevolato l’ospitalità di questo popolo, e qui il ritrovamento di frammenti di ceramica, ossa di animali macellati, e resti ossei di un giovane individuo, che testimoniano la tradizione di seppellire i morti anche sotto il piano abitato.
- Sono campioni i nostri partigiani! Nel settembre del 1943, la Valle Stura diventò la culla della Resistenza italiana, se il 25 aprile festeggiamo la Liberazione è grazie a questo nucleo composto da Duccio Galimberti, Arturo Felici, Leandro Scamuzzi, Dino Giacosa, Ildebrando Vivanti, Ettore Rosa, Dante Livio Bianco, Ezio Aceto, Edorado Soria, che si organizzarono in un primo tempo su Madonna del Colletto e poi nella borgata di Paraloup, che vi invito di includere nelle vostre visite. Museo in Valloriate.
- “I Personaggi di Valle”,
così li ho chiamati, gli abitanti che si raccontano quando curiosissima li intervisto, orgogliosi mantengono lingua, architettura, costumi e tradizioni occitane.
Personaggi molto particolari, alti 265 cm e 200 kg di peso circa. sono i due fratelli Ugo, giganti Battista e Paolo.
- La tradizione
L’Ecomuseo della Pastorizia narra dell’importanza della pecora sambucana, le Transumanze dei Margari, verso la Francia. Il Museo dei Contrabbandieri, una attività fuorilegge e indispensabile per l’epoca, ma voi fate come loro andate su e giù, facendo bottino delle bontà della cucina di valle, formaggi di alpeggio, trote, il rinomato agnello sambucano, qui le origini della vera razza piemontese, i frutti dei boschi, castagne e marron glacé, funghi e prodotti della terra.
Non ripartite senza aver gustato la “Ravioula Valaouriana” grano saraceno macinato a pietra, patate montane e qualche segreto del cuoco.
Riposatevi nei piccoli alberghi, e non siate timidi, quando incontrate “i miei personaggi di valle”, parlate con loro, fatevi raccontare…. sembrano ruvidi? no, sono cordiali e, soprattutto, vi aspettano!