Colline ondulate, boschetti, prati, vigneti e cantine, una rete di canali navigabili, ne permettono la scoperta da un punto di vista non comune. La gente, forgiata dalle tradizioni, dal lavoro contadino, ma soprattutto dalla storia, ne completa con l’ospitalità, l’attuale bellezza. (Cliccando su tutte le parole azzurre, si apre un link di approfondimento).
Si rimane colpiti dagli 11 antichi borghi, perle del territorio, uno diverso dall’altro e tutti da scoprire.
Cavriana, dalle origini preistoriche, fortificata nel periodo della famiglia Gonzaga, Monzambano immerso in un paesaggio costellato di cipressi, oliveti e vigneti.
Pozzolengo, nella naturale balconata, filari di pioppi, salici, platani e olmi. Volta Mantovana dalle origini antichissime, fortificata e all’interno le residenze patrizie di Palazzo Guerrieri e le splendide antiche scuderie. Ponti sul Mincio, il borgo più piccolo e più vicino al lago di Garda, compreso nel Parco del Mincio, dominato nella zona alta dal castello degli Scaligeri.
Guidozzolo per lunghi anni conteso tra le signorie di Mantova e Brescia e vicino al centro storico il romanico Oratorio di San Lorenzo. Medole prende il nome da “medolo”, “pietra” e qui il sottosuolo ne è ricco, depositati dal lento sciogliere del ghiacciaio. Nell’edificio principale del borgo, la chiesa dell’Assunzione ospita l’unica opera d’arte del territorio dipinta dal Tiziano, nascosta dagli abitanti durante le razzie dei invasori.
Goito ha una storia complessa da raccontare, dalla Signoria Gonzaghesca al “Battesimo del Fuoco“ del Corpo dei Bersaglieri contro le truppe austriache. Castiglione delle Stiviere, dominio dei Visconti, in seguito nacque Luigi Gonzaga e sempre qui nasce il Movimento della Croce Rossa.
Marmirolo, ai confini con il Veneto, è stato spesso attraversamento di truppe e teatro di battaglie, con la frazione di Pozzolo e Bosco Fontana, appartengono al Parco del Mincio. Qui che il fiume ha totalmente le sembianze di un canale. Per gli amanti della bicicletta, da qui passa la ciclabile Mantova – Peschiera. In ultimo il borgo di Solferino, caratterizzato da torbiere, piccoli laghi, morbidi rilievi. La storia lo lega tristemente al ricordo della battaglia del 1859, uno degli episodi più decisivi del Risorgimento italiano.
Ogni momento è buono per iniziare questo viaggio. E ‘un programma ottimo da aprile a ottobre, dalla primavera al foliage autunnale, in coppia, in famiglia, in gruppo di amici o se viaggiate da soli.
Trascorrere la vostra vacanza potendo scegliere, ogni giorno, una esperienza diversa, visitando musei, gustando prodotti tipici, facendo passeggiate nei borghi con il naso all’insù. Un giro in bicicletta, in quad al tramonto, navigando nei canali in comode e sicure canoe o rimanere a leggere tranquilli nel silenzio sotto un albero, “disturbati” ogni tanto da un frullio di ali, nulla è stato trascurato, qui vi attende “ospitalità autentica”.
Un “ritmo” che vi rimarrà nel cuore.
Darò ancora un consiglio ai buongustai e non, godere di questo viaggio durante uno dei 28 originali eventi gastronomici popolari, organizzati a partire da febbraio fino a dicembre, dai vari comuni. E’ un incredibile valore aggiunto. Ogni mese poter gustare leccornie, condividendole con gli abitanti del luogo, arricchisce quanto di già bello è stato preparato per voi.